Zavesca, un medicinale contenente il principio attivo Miglustat, disponibile in capsule da 100 mg, trova indicazione nel trattamento di due rare malattie ereditarie che influiscono sul modo in cui l’organismo metabolizza i grassi.
Entrambe le malattie provocano un accumulo nell’organismo di sostanze grasse ( dette glucosfingolipidi ).
Zavesca è impiegato nei casi seguenti:
a) adulti affetti da malattia di Gaucher di tipo 1 nelle sue forme da lieve a moderata. I pazienti che ne soffrono sono privi di un enzima ( glucocerebrosidasi ); questa carenza determina l’accumulo di un tipo di glicosfingolipidi ( detto glucosilceramide ) in varie parti del corpo, ad es. milza, fegato, ossa.
Zavesca è indicato nei pazienti non idonei a essere trattati con la terapia standard di sostituzione enzimatica ( ERT ) mediante infusione;
b) adulti, adolescenti e bambini affetti dalla malattia di Niemann-Pick di tipo C, una malattia che può portare al decesso del paziente, in cui si verifica un accumulo di glicosfingolipidi nelle cellule all’interno del cervello e in altre parti del corpo.
Zavesca trova impiego nel trattamento dei sintomi neurologici della malattia. Tali sintomi comprendono: perdita di coordinamento, problemi derivanti da movimenti oculari saccadici ( rapidi ) che possono danneggiare la vista, ritardo dello sviluppo, difficoltà nella deglutizione, aumento del tono muscolare, convulsioni e difficoltà di apprendimento.
Siccome il numero di pazienti affetti da queste malattie è scarso, esse sono considerate rare e pertanto Zavesca ha ricevuto la designazione di medicinale orfano, rispettivamente il 18 ottobre 2000, per quanto riguarda la malattia di Gaucher di tipo 1, e il 16 febbraio 2006, per la malattia di Niemann-Pick di tipo C.
Il trattamento con Zavesca deve essere avviato e monitorato da medici esperti nella gestione della malattia di Gaucher o della malattia di Niemann-Pick di tipo C.
La dose iniziale consigliata per la cura dei pazienti affetti dalla malattia di Gaucher di tipo 1 è di una capsula somministrata oralmente, tre volte al giorno. Per quanto concerne la malattia di Niemann-Pick di tipo C, la dose consigliata è di due capsule, tre volte al giorno, per i pazienti adulti e adolescenti. La dose varia in funzione del peso e dell’altezza per bambini al di sotto di 12 anni di età.
Zavesca può essere assunto a stomaco pieno o a digiuno. Zavesca e un medicinale per terapie di lunga durata. E’ opportuno ridurre la dose nei pazienti con problemi renali e, almeno temporaneamente, nei pazienti che sviluppano diarrea. Non sono stati condotti studi del medicinale su pazienti con problemi epatici.
Il principio attivo di Zavesca, Miglustat, inibisce l’azione di un enzima, detto sintasi del glucosilceramide. Questo enzima rientra nella prima fase della produzione di glicosfingolipidi. Impedendo l’azione dell’enzima, Miglustat può ridurre la produzione di glicosfingolipidi nelle cellule.
Questo dovrebbe rallentare o prevenire i sintomi della malattia di Gaucher di tipo 1 e ridurre i sintomi della malattia di Niemann-Pick di tipo C .
L’efficacia di Zavesca nella cura della malattia di Gaucher di tipo 1 da lieve a moderata è stata oggetto di uno studio principale che ha interessato 28 pazienti che non potevano o non volevano sottoporsi alla terapia di sostituzione enzimatica. La parte principale dello studio è durata un anno; 13 dei pazienti hanno proseguito ad assumere il medicinale per altri due anni. Lo studio era volto a misurare l’effetto di Zavesca sul volume del fegato e della milza e a stabilire se aveva effetti sui valori del sangue, come concentrazione di emoglobina e conta delle piastrine.
Per quanto concerne la malattia di Niemann-Pick di tipo C, l’efficacia di Zavesca è stata studiata nel corso di uno studio principale che ha interessato 31 pazienti, di cui 12 con meno di 12 anni di età. Lo studio ha posto a confronto gli effetti di Zavesca in associazione con la terapia standard ( misure impiegate per alleviare i sintomi ) e della terapia standard da sola.
Il principale indice di efficacia era il mutamento nei pazienti della frequenza di movimenti oculari saccadici orizzontali dopo un anno; lo studio ha inoltre esaminato altri sintomi neurologici fra cui la capacità del paziente di deglutire e le loro funzioni intellettive.
Taluni pazienti sono rimasti in cura fino a cinque anni e mezzo. E’ stata inoltre condotta un’indagine su 66 pazienti trattati con Zavesca.
Nello studio relativo alla malattia di Gaucher di tipo 1, è stata riscontrata dopo un anno una diminuzione del volume del fegato pari al 12% e del volume della milza del 19%. E’ stato inoltre rilevato un aumento medio della concentrazione di emoglobina di 0,26 g per decilitro, così come un aumento della conta delle piastrine di 8,29 milioni per millilitro.
Gli effetti benefici di Zavesca sono rimasti invariati nel corso di tre anni di trattamento continuo.
Nello studio della malattia di Niemann-Pick di tipo C, il miglioramento dei movimenti oculari è stato analogo nei pazienti trattati con e senza Zavesca. Tuttavia, si sono rilevati segni di miglioramento nella capacità di deglutire e nelle funzioni intellettive nei pazienti trattati con Zavesca.
L’indagine ha mostrato che il medicinale ha reso stabile o ridotto il grado di peggioramento dei sintomi per circa tre quarti dei pazienti.
Gli effetti collaterali più frequenti associati a Zavesca ( osservati in piu di 1 paziente su 10 ) sono perdita di peso, tremore, diarrea, flatulenza e dolori addominali.
Zavesca non deve essere usato nei pazienti che potrebbero essere ipersensibili ( allergici ) al Miglustat o a uno qualsiasi degli altri componenti. ( Xagena2009 )
Fonte: EMEA, 2009
Endo2009 Farma2009 ML2009 Gaucher2009