Mutazioni nella proteina adattatrice post-sinaptica Dok-7 sono alla base della sindrome miastenica congenita che si manifesta con una caratteristica debolezza muscolare del cingolo pelvico e scapolare.
I pazienti in genere non rispondono o mostrano peggioramento con i trattamenti classici per la sindrome miastenica congenita ( inibitori della colinesterasi e 3.4-Diaminopiridina ), ma esistono report anedottici che suggeriscono un possibile miglioramento con l’utilizzo di Efedrina.
Uno studio prospettico di follow-up ha determinato la forza muscolare in risposta a Efedrina nella sindrome miastenica congenita con mutazione di Dok-7: i pazienti sono stati prima valutati per la loro idoneità a un trattamento a base di Efedrina e in seguito le risposte sono state misurate a 2 mesi e tra 6 e 8 mesi di follow-up, utilizzando un punteggio quantitativo per la miastenia grave ( QMG ) e misure di mobilità.
Nella coorte con mutazioni di DOK7, 10 pazienti su 12 hanno mostrato tolleranza al trattamento con Efedrina.
È stata notata una risposta progressiva al trattamento nel periodo di valutazione da 6 a 8 con un miglioramento significativo nel punteggio QMG finale ( p=0.009 ) e nei punteggi di mobilità ( p=0.0006 ).
I miglioramenti nelle sottocomponenti del punteggio QMG che misuravano la funzione muscolare prossimale ( dei gruppi di muscoli colpiti in misura più grave ) sono risultati più marcati e in alcuni casi radicali e tutti i pazienti hanno mostrato un miglioramento nelle attività della vita quotidiana a 6-8 mesi.
In conclusione, l’Efedrina risulta essere un trattamento efficace per la sindrome miastenica congenita con mutazioni di Dok-7 poiché è ben tollerata dalla maggior parte dei pazienti e i miglioramenti nella forza possono essere molto ampi, ma servono ulteriori studi per determinare la risposta a lungo termine e il regime farmacologico più efficace. ( Xagena2010 )
Lashley D et al, Neurology 2010; 74: 1517-1523.
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