Alcuni pazienti con la sindrome di Kawasaki sviluppano aneurisma gigante dell’arteria coronaria e stenosi coronarica, che portano a ischemia cardiaca.
È stato condotto uno studio con lo scopo di determinare la prognosi a lungo termine dei pazienti con sindrome di Kawasaki con aneurisma gigante dell’arteria coronaria.
Da 4 database istituzionali, sono stati identificati 76 pazienti ( 57 uomini e 19 donne ) che avevano sviluppato aneurismi giganti dopo gennaio 1972.
L’età media all’insorgenza è stata 2.9 anni e il periodo osservazionale mediano di 19 anni.
Durante questo periodo, 7 pazienti sono deceduti e 1 è stato sottoposto a trapianto cardiaco, portando a tassi di sopravvivenza, rispettivamente, pari a 95%, 88% e 88% a 10, 20 e 30 anni dopo l’insorgenza di sindrome di Kawasaki.
Dall’altro lato, la cateterizzazione e gli interventi chirurgici coronarici ( mediana, 1 intervento; intervallo da 1 a 7 interventi ) sono stati effettuati per alleviare l’ischemia coronarica in 46 pazienti ( 61% ) a 1 e fino a 21 anni dopo l’insorgenza, portando a tassi cumulativi di intervento coronarico di 28%, 43% e 59%, rispettivamente, a 5, 15 e 25 anni dopo l’insorgenza.
In conclusione, la sopravvivenza a lungo termine dei pazienti con sindrome di Kawasaki complicata da aneurisma gigante dell’arteria coronaria è moderatamente buona con interventi multipli di cateterizzazione e chirurgici. ( Xagena2011 )
Suda K et al, Circulation 2011; 123: 1836-1842
MalRar2011 Cardio2011