La malattia di Fabry è causata da una deficienza dell’alfa-galattosidasi A, con conseguente accumulo di globotriaosilceramide ( Gb3 ) nelle cellule.
Il ruolo patogenico di Gb3 in questa malattia non è noto.
Ricercatori dei National Institutes of Health ( NIH ) a Bethesda negli Stati Uniti, hanno valutato l’ipotesi che nella malattia di Fabry l’accumulo di Gb3 nell’endotelio vascolare fosse associato ad un’aumentata produzione di specie reattive dell’ossigeno ( ROS ), e ad un incremento dell’espressione delle molecole di adesione cellulare.
Nelle cellule dell’endotelio vascolare in coltura, il carico di Gb3 ha comportato un aumento della produzione intracellulare di ROS, in modo dose-dipendente.
Inoltre, l’aumento di Gb3 ha anche indotto l’espressione di ICAM-1 ( molecola di adesione intracellulare ), VCAM-1 ( molecola di adesione vascolare cellulare ) e selectina-1.
La riduzione di Gb3 endogeno, mediante trattamento delle cellule con un inibitore della glicosfingolipide sintetasi o alfa-galattosidasi A, ha portato ad una ridotta espressione delle molecole di adesione.
Il plasma dei pazienti con malattia di Fabry presentava un significativo incremento di ROS nelle cellule endoteliali, rispetto al plasma di controllo.
Questo effetto non era influenzato dalla riduzione di Gb3 intracellulare.
Dallo studio è emersa una diertta evidenza che l’eccesso intracellulare di Gb3 induce stress ossidativo e up-regola l’espressione delle molecole di adesione nelle cellule endoteliali vascolari.
Anche altri fattori, presenti nel plasma di pazienti con malattia di Fabry possono contribuire allo stress ossidativo. ( Xagena2008 )
Shen JS et al, Mol Genet Metab 2008; Epub ahead of print
Endo2008 Cardio2008 ML2008 Fabry2008