La necrosi esofagea acuta, comunemente chiamata esofago nero, è una rara condizione che origina da una combinazione di un danno ischemico durante una compromissione emodinamica e stati a basso flusso, danno corrosivo da contenuti gastrici in un ambiente di esofago-gastroparesi, ostruzione dell’outlet gastrico, e ridotta funzione dei sistemi barriera della mucosa e dei meccanismi riparativi in presenza di debilitazione e di malnutrizione.
La necrosi esofagea acuta può presentarsi in presenza di disfunzione multiorgano, ipoperfusione, vasculopatia, sepsi, chetoacidosi diabetica, intossicazione da alcol, volvolo gastrico, transezione traumatica dell’aorta toracica, fenomeni tromboembolici e tumori.
La necrosi esofagea acuta si presenta clinicamente con sanguinamento del tratto gastrointestinale superiore.
Altri sintomi comprendono: dolore epigastrico / dolore addominale, vomito, disfagia, febbre, nausea, e sincope.
I risultati degli esami di laboratorio evidenziano anemia e leucocitosi.
La biopsia è raccomandata ma non richiesta per la diagnosi.
Istologicamente, sono presenti detriti necrotici, assenza di epitelio squamoso vitale, e necrosi della mucosa esofagea, con possibile coinvolgimento della sottomucosa e della muscolaris propria.
Il trattamento è diretto a correggere le condizioni cliniche coesistenti, ripristinando la stabilità emodinamica, la restrizione niente-per-bocca, il supporto trasfusionale di eritrociti, e la soppressione per via endovenosa dell’acido con gli inibitori della pompa protonica.
Le complicazioni dell’esofago nero comprendono la perforazione con infezione del mediastino / ascesso, restringimenti esofagei e stenosi, superinfezioni e morte.
Un’alta mortalità del 32% osservata nei pazienti con sindrome della necrosi esofagea acuta è generalmente correlata alle sottostanti condizioni di co-morbidità mediche e alle malattie. ( Xagena2010 )
Gurvits GE, World J Gastroenterol 2010;16: 3219-3225
MalRar2010 Gastr2010