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Angioedema ereditario: individuate nuove mutazioni del gene codificante per il C1 inibitore


L’angioedema ereditario è una malattia autosomica dominante, caratterizzata dalla deficienza dell’inibitore del primo componente del sistema complemento ( C1-INH ), ed è causato da mutazioni nel suo gene strutturale.

Esistono due varianti fenotipiche della malattia: l’angioedema ereditario di tipo I, caratterizzato dalla riduzione dei livelli plasmatici dell’antigene, e di tipo II, caratterizzato da livelli normali di antigene e ridotta attività funzionale del C1 inibitore.

Uno studio, condotto da Ricercatori dell’Università di Milano, Italia, ha avuto come obiettivo quello di determinare le mutazioni che causano la malattia in 108 famiglie non correlate tra loro, ed in 50 controlli normali mediante una strategia di screening del gene C1-INH ( SERPIN1G ).

Per individuare le piccole mutazioni i Ricercatori hanno utilizzato l’analisi FAMA ( Fluorescence Assisted Mismatch Analysis ) seguita dal sequenziamento, o sequenziamento diretto.

I pazienti negativi per le mutazioni a questo screening sono stati ulteriormente analizzati alla PCR a lungo raggio per determinare la presenza di una grande delezione o inserzione.

In totale sono state individuate 81 diverse mutazioni probabilmente responsabili della malattia in 102 famiglie, nelle rimanenti 6 famiglie non sono state rilevate mutazioni fatta eccezione per una sostituzione sinonimo di un unico probante; 67 di queste mutazioni ( 23 missense, 22 frameshift, 8 difetti di splicing, 9 nonsense e 6 grandi inserzioni / delezioni ) non erano state pubblicate in precedenza.

Inoltre sono state trovate 4 varianti rare, 2 alterazioni sinonime, ed un nuovo polimorfismo in 3’UTR del gene C1-INH.

Le mutazioni erano distribuite su tutti gli esoni, ai siti di splicing e negli introni.

Questo studio ha identificato un gran numero di nuove mutazioni legate all’angioedema ereditario, fornendo ulteriori elementi di prova riguardo alla eterogeneità genetica di questa malattia. ( Xagena2008 )

Pappalardo E et al, Mol Immunol 2008; Epub ahead of print
Angio2008


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