Quasi il 15-20% dei pazienti con malattia di Kawasaki non risponde agli alti dosaggi di gammaglobuline per via endovenosa.
Ricercatori dell’Osaka City General Hospital in Giappone hanno valutato la sicurezza e l’efficacia del Metilprednisolone pulse con gammaglobuline ad alto dosaggio, come trattamento primario per i pazienti con malattia di Kawasaki ad alto rischio.
Un totale di 62 pazienti è stato trattato con Metilprednisolone pulse 30 mg/kg in 2 ore, seguito dall’immunoglobulina per via endovenosa 2 g/kg nell’arco di 24 ore; il confronto è stato effettuato con un gruppo di controllo storico di 32 pazienti ad alto rischio trattati solamente con Immunoglobulina per via endovenosa 2g/kg.
I pazienti ad alto rischio sono stati identificati con almeno 2 di 3 predittori ( proteina C-reattiva maggiore o uguale a 7 mg/dl, bilirubina totale maggiore o uguale a 0.9 mg/dl o aspartato aminotransferasi maggiore o uguale a 200 UI/l ).
Il 66% dei pazienti ha presentato una rapida risposta nel gruppo Metilprednisolone ed Immunoglobulina, contro il 44% nel gruppo solo Immunoglobulina ( p=0.048 9.
Le lesioni coronariche sono state osservate nel 24.4% e nel 46,9% dei pazienti trattati con Metilprednisolone ed Immunoglobulina, e con solo Immunoglobulina, rispettivamente ( p=0.025 ).
Lo studio ha dimostrato che il trattamento combinato Metilprednisolone pulse ed Immunoglobulina è efficace e sicuro nei pazienti con malattia di Kawasaki ad alto rischio. ( Xagena2008 )
Okada K et al, Eur Pediatr 2008; Epub ahead of print
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