La carenza di ornitina transcarbamilasi ( OTCD ) legata al cromosoma X spesso non viene riconosciuta negli adulti, dal momento che le manifestazioni cliniche non sono specifiche, sono spesso episodiche e smascherate da precipitanti, e i risultati di laboratorio possono essere normali al di fuori della fase acuta.
Essa può quindi essere associata a una significativa mortalità se non tempestivamente riconosciuta e trattata.
Uno studio ha cercato di fornire indizi per il riconoscimento di OTCD negli adulti e per analizzare i fattori ambientali che, interagendo con le mutazioni del gene OTC, potrebbero aver innescato le manifestazioni cliniche acute.
Lo studio clinico, biochimico e molecolare è stato condotto su 5 pazienti adulti non-imparentati ( 1 donna e 4 uomini ) con insorgenza tardiva di OTCD, presentatisi al Dipartimento di Emergenza con iniziale encefalopatia fatale.
Lo studio molecolare è consistito nel sequenziamento del gene OTC nei probandi e nei familiari e nella caratterizzazione con simulazione computerizzata delle mutazioni rilevate.
Sono stati identificati 2 nuove mutazioni, c.119G>T (p.Arg40Leu) e c.314G>A (p.Gly105Glu), e 3 mutazioni OTC già conosciute.
Entrambe le nuove mutazioni erano in grado di causare una destabilizzazione strutturale, correlandosi con l’insorgenza tardiva di OTCD.
Sono anche stati individuati, tra i membri della famiglia, 8 donne eterozigote e 2 maschi emizigoti asintomatici.
L’anamnesi dei pazienti ha rivelato potenziali fattori scatenanti ambientali, compreso il trattamento con steroidi, chemioterapia, cambiamenti di dieta e terapia ormonale per la fecondazione in vitro.
In conclusione, il deficit di ornitina transcarbamilasi dovrebbe essere considerata nella diagnosi differenziale di improvvisi disturbi neurologici e comportamentali associati a iperammoniemia a qualsiasi età e in entrambi i sessi. ( Xagena2014 )
Cavicchi C et al, Orphanet Journal of Rare Diseases 2014; 9: 105
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