Uno studio ha valutato se le mutazioni nel gene SURF1 siano una causa di malattia di Charcot-Marie-Tooth ( CMT ).
Sono stati descritti 2 pazienti da una famiglia con malattia di Charcot-Marie-Tooth autosomica recessiva demielinizzante ( CMT4 ) associata a mutazione omozigote del sito di splicing c.107-2A>G nel gene SURF1, che codifica per un fattore di assemblaggio del complesso IV della catena respiratoria mitocondriale.
Si è ipotizzato che le mutazioni in SURF1 possano essere una causa non-riconosciuta della malattia di Charcot-Marie-Tooth di tipo 4, e SURF1 è stato studiato in un totale di 40 pazienti non-imparentati con malattia di Charcot-Marie-Tooth di tipo 4 dopo l'esclusione di mutazioni nei geni noti di malattia di Charcot-Marie-Tooth di tipo 4.
È stato analizzato l'impatto funzionale di c.107-2A>G sullo splicing, sulla quantità di proteine SURF1 e sulla attività e assemblaggio del complesso IV.
Un altro paziente con malattia di Charcot-Marie-Tooth di tipo 4 ha dimostrato di portare 2 ulteriori mutazioni di SURF1.
Tutti e 3 i pazienti con malattia di Charcot-Marie-Tooth di tipo 4 associata a SURF1 si sono presentati con grave neuropatia a esordio infantile, velocità di conduzione dei nervi motori inferiore a 25 m/s e acidosi lattica.
Due pazienti avevano anomalie alla risonanza magnetica del cervello, tra cui lesioni putaminali e periacqueduttali, e hanno sviluppato atassia cerebellare anni dopo la polineuropatia.
La mutazione c.107-2A>G non ha prodotto alcun trascritto con normale splicing, portando alla assenza di SURF1.
Tuttavia, il complesso IV è rimasto parzialmente funzionale nel muscolo e nei fibroblasti.
In conclusione, sono state rilevate mutazioni di SURF1 nel 5% delle famiglie ( 2/41 ) che presentavano malattia di Charcot-Marie-Tooth di tipo 4.
SURF1 dovrebbe essere sistematicamente esaminato nei pazienti con neuropatia demielinizzante grave ad esordio infantile e caratteristiche aggiuntive come acidosi lattica, anomalie alla risonanza magnetica cerebrale e sviluppo di atassia cerebellare anni dopo la polineuropatia. ( Xagena2013 )
Echaniz-Laguna A et al, Neurology 2013; 81: 17: 1523-1530
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