Le atassie spinocerebellari ( SCA ) sono malattie neurodegenerative autosomiche, a trasmissione ereditaria dominante, con penetranza completa.
È stato condotto uno studio per analizzare lo stadio preclinico delle più comuni atassie spinocerebellari: SCA1, SCA2, SCA3 e SCA6.
Nel periodo 2008-2011, figli o fratelli di pazienti con SCA1, SCA2, SCA3 o SCA6 sono stati arruolati in uno studio prospettico, longitudinale e osservazionale in 14 Centri europei.
Per risultare idonei ad essere inclusi nello studio i pazienti non dovevano avere atassia e dovevano avere un’età compresa tra 18 e 50 anni se direttamente imparentati con pazienti con SCA1, SCA2 o SCA3, o compresa tra 35 e 70 se direttamente imparentati con individui affetti da SCA6.
Sono stati effettuati test genetici anonimi per identificare i portatori di mutazioni.
In 8 dei 14 Centri, i partecipanti sono stati sottoposti a risonanza magnetica.
Sono state analizzate le relazioni tra variabili di esito e tempo dall’insorgenza ( definita come la differenza tra età presente ed età stimata all’insorgenza della atassia ).
In totale, 276 partecipanti soddisfacevano i criteri di inclusione e hanno acconsentito a partecipare; 12 ( 4% ) di loro sono stati esclusi dall’analisi finale perché mancavano campioni di DNA o la genotipizzazione non era riuscita.
Il tempo stimato, medio, dall’insorgenza è stato -9 anni in 50 portatori della mutazione SCA1, -12 anni in 31 portatori della mutazione SCA2, -8 anni in 26 portatori della mutazione SCA3 e -18 anni in 16 portatori della mutazione SCA6.
Rispetto ai non-portatori di ciascuna mutazione, i portatori della mutazione SCA1 hanno mostrato punteggi mediani più elevati alla scala per la valutazione e la classificazione dell’atassia ( SARA; 0.5 vs 0; p=0.0052 ), così come i portatori della mutazione SCA2 ( 0.5 vs 0; p=0.0037 ).
I portatori della mutazione SCA2 hanno mostrato punteggi più bassi nell’indice funzionale SCA rispetto ai non-portatori ( -0.43 vs 0.09; p=0.0007 ) e inoltre hanno mostrato punteggi funzionali cerebellari compositi peggiori rispetto alle loro controparti senza mutazione ( 0.915 vs 0.849; p=0.0039 ).
Tutte le altre differenze tra portatori e non-portatori sono risultate non-significative.
Nei portatori di mutazioni SCA1 e SCA2, i punteggi SARA sono aumentati nei partecipanti che erano più vicini all’età stimata all’insorgenza ( SCA1: r=0.36, p=0.0112; SCA2: r=0.50, p=0.0038 ).
Nello studio, 83 individui ( 30% ) sono stati sottoposti a risonanza magnetica.
La morfometria basata sui voxel ha mostrato perdita di materia grigia nel tronco cerebrale e nel cervelletto nei portatori della mutazione SCA1 e SCA2 e il volume normalizzato del tronco cerebrale è risultato più basso nei portatori della mutazione SCA2 ( mediana 0.015 ) che nei non-portatori ( 0.019; p=0.0107 ).
In conclusione, i portatori di mutazioni precliniche SCA1 e SCA2 hanno lievi deficit di coordinazione e anomalie cerebrali più comuni nei portatori che sono vicini all’insorgenza stimata della atassia.
I soggetti in questa fase iniziale della malattia potrebbero essere i destinatari di futuri studi di tipo preventivo. ( Xagena2013 )
Jacobi H et al, Lancet Neurol 2013; 12: 650-658
Neuro2013 MalRar2013